Proroga della possibilità di autocertificare la valutazione dei rischi

Giriamo una interessante comunicazione ricevuta da Confartigianato / Studio Fonzar (che non sta “fermo” nemmeno a Natale!) che riguarda la possibilità di autocertificare la valutazione dei rischi. Prepareremo una comunicazione con le opportune spiegazioni dopo l’apertura dei nostri uffici.

<<In relazione all’obbligo di redigere il documento di valutazione dei rischi per le imprese che occupano fino a 10 lavoratori, cfr. art. 29, comma 5, del d.lgs. 81/08, comunichiamo che, come richiesto dalla Confederazione, il Governo ha emanato un provvedimento di proroga.
Nel maxi emendamento alla cd. “Legge di Stabilità”, approvato con voto di fiducia ieri in Senato, è presente una norma d’estensione del periodo di vigenza della possibilità di autocertificare l’effettuazione della valutazione del rischio fino al 30 giugno 2013.
Il passaggio in questione è così formulato (trattasi d’un articolo unico):
“220. È fissato al 30 giugno 2013 il termine di scadenza dei termini e dei regimi giuridici indicati nella tabella 1 allegata.”
La tabella 1, che elenca tutti i riferimenti legislativi interessati dalle proroghe, riporta al “(…) punto 9 – 31 dicembre 2012 – Articolo 29, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81”. Il provvedimento è quindi passato alla Camera dei deputati per la sua approvazione definitiva, prevista per oggi (21.12.2012).>>

Le prolunghe delle forche dei carrelli. Circolare Ministeriale

E’ un atteggiamento ritenuto “normale”. E’ stata comprata una macchina per una certa funzione e ti serve anche per un’altra. Vuoi che il genio italico si fermi di fronte a così poco? Assolutamente no!

Per quanto riguarda i carrelli elevatori si assiste all’uso comune di “prolunghe” per le forche per il sollevamento di materiali: sono usate per inserimento stampi in presse per plastica, per infilare o prelevare bobine, per appoggiare materiali a distanze inverosimili dai montanti, etc.

Quando si fa notare che ciò non può essere fatto senza prima un’attenta verifica sull’insieme “macchina originaria più attrezzatura applicata” i più rispondono che <se viene messa in vendita allora sarà “a norma” già così>. E invece no!

Con la Circolare n. 30 del 24 dicembre 2012 recante “Problematiche di sicurezza delle macchine – Requisiti di sicurezza delle prolunghe applicate alle forche dei carrelli elevatori cosiddette ‘bracci gru’” 20121224_Circolare 30 prolunga forche carrelli, il Ministero del Lavoro fornisce precisazioni sui requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro utilizzate nella esecuzione dell’attività vivaistica e più in generale nei capannoni, al fine di consentire una migliore tutela delle condizioni di lavoro e valorizzare la disciplina dell’uso sicuro delle specifiche attrezzature di lavoro, in conformità con quanto previsto dal Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Alleghiamo l’intero documento ma è bene notare subito quanto riportato nelle conclusioni.

I – Il fabbricante del carrello immette sul mercato anche la prolunga adempiendo a tutti gli obblighi della Direttiva Macchine

II – Il fabbricante del carrello e della prolunga sono diversi, oppure anche il medesimo ma in questo secondo caso l’uso della prolunga non rientra nelle destinazioni d’uso del carrello: la prolunga è un’attrezzatura intercambiabile, quindi tra l’altro marcata CE, etc.

III – L’utilizzatore mette in servizio la prolunga quindi è lui stesso che diventa il soggetto che deve ottemperare a quanto previsto dalla Direttiva Macchine.

 Ricordiamo con l’occasione che contrappesare i carrelli non è consentito, meno che mai facendo uso di persone.

Finanziamenti INAIL per il miglioramento della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro.

Superata brillantemente la fine del mondo, abbiamo appena letto sul settimanale di aggiornamento “Sistema 24 Ambiente e Sicurezza – Magazine” che l’Inail ha stanziato un contributo di 155 milioni come incentivo alle imprese medie, piccole e, anche, individuali per interventi di miglioramento della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro.

Tali risorse saranno erogate a fondo perduto. Andranno a coprire il 50% dell’investimento realizzato da ogni singola impresa (fino a un massimo di 100.000 euro; il minimo è di 5.000 euro). Il fondo di 155 milioni è costituito da alcuni milioni messi a disposizione dal ministero del Lavoro per progetti per l’adozione di modelli organizzativi di gestione della sicurezza, e da altri milioni messi a disposizione direttamente dall’Inail per

  • investimenti in strutture e macchinari
  • progetti di adozione di un sistema si responsabilità sociale certificato.

Per richiedere il contributo le imprese dovranno fare domanda on line all’Istituto dal 15 gennaio al 14 marzo 2013.

Le domande verranno accolte in ordine di arrivo e fino ad esaurimento del fondo.

Per accedere al fondo, le imprese dovranno raggiungere un punteggio minimo di 120, calcolato in base alla dimensione aziendale, alla rischiosità della sua attività, al numero dei destinatari, alla tipologia e alla finalità dell’intervento programmato.

Per la domanda suggeriamo alle imprese di rivolgersi a professionisti che si occupano di finanziamenti; noi siamo disponibili per offrire come sempre il necessario supporto tecnico (noi NON ci occupiamo di finanziamenti e di solito chi si occupa di finanziamenti NON è proprio espertissimo di sicurezza e macchine).

La formazione … per modo di dire

diGiamolo! diGiamolo! è uno scandalo!!! (feat. La Russa)

I corsi per la formazione dei lavoratori volevi che non diventassero (solo) una occasione di business???
Volevi che nelle intenzioni degli ideatori del meccanismo servissero per la formazione SPECIFICA degli addetti di un certo settore???

Ma seeeeeeee ……

Non ho ancora visto un ente che fa i corsi senza ammucchiare insieme tutti i settori.
Fai un giro e guarda cose vedi in rete

Mitici ad esempio questi:
Formazione di base per tutti (OK!!!)  lunedì dalle 9 alle 13
Prime 4 ore per formazione specifica per: addetti rischio basso E IMPIEGATI / addetti rischio medio / addetti rischio elevato: martedì dalle 9 alle 13
Seconde 4 ore per formazione specifica per: addetti rischio medio / addetti rischio elevato: mercoledì dalle 9 alle 13
Terze 4 ore per formazione specifica per: addetti rischio elevato: giovedì dalle 9 alle 13

Come faranno quelli che partecipano al rischio basso a sentire quali sono i rischi di interesse (magari vengono trattati il 2° o 3° giorno)
Oppure saranno quelli del rischio elevato a sentire 2 – 3 volte la stessa cosa???
E comunque tutti i lavoratori di produzione si sentiranno dire questo e quest’altro sui VDT senza che gliene possa fregare di meno … visto che fanno le prime 4 ore con gli impiegati (o sono gli impiegati ai quali non si parla dei VDT ma di rischi presenti in produzione?)

Il tutto ovviamente viene fatto tenendo conto dei rischi individuati nel DVR ,,,,

AHAHAHAHAHAHAHAHAH

NON LI POSSIAMO NEMMENO CHIAMARE CIOCCOLATAI PERCHE’ DI CIOCCOLATAI SERI NE HO INCONTRATI MOLTI!!!
E FANNO LA CIOCCOLATA BUONA.
MA ANCHE QUELLI MENO SERI SONO 100 VOLTE MEGLIO DI QUESTI CIARLATANI!!!

Formazione del tutto inutile, del tutto inefficace, tempo e risorse buttate.

W la sicurezza! Avanti così che andiamo bene!!!

Otto regole vitali per i manutentori

L’opuscolo elaborato dal SUVA è preso dal sito di www.amblav.it

http://www.amblav.it/download/88813_I.pdf

1. Pianifichiamo con cura gli interventi di manutenzione

2. No alle improvvisazioni, neppure quando eliminiamo un guasto.

3. Prima di iniziare i lavori disinseriamo l’impianto e lo mettiamo in sicurezza.

4. Rendiamo innocue le energie residue negli impianti.

5. Ci proteggiamo dalle cadute dall’alto.

6. Lavoriamo sugli impianti elettrici solo con personale specializzato e autorizzato.

7. Allontaniamo le sostanze infiammabili o facciamo in modo che non possano accendersi.

8. Per evitare esplosioni e intossicazioni negli spazi ristretti utilizziamo un ventilatore di aspirazione.

INAIL, irregolare l’87% delle aziende ispezionate nei primi 10 mesi del 2012

87% !!!

Questa notizia è stata tratta da: http://www.amblav.it/

Gli ultimi dati relativi ai controlli effettuati dall’Inail confermano l’efficacia del sistema di business intelligence, che consente di concentrare le verifiche sulle imprese e sui settori produttivi più a rischio attraverso l’incrocio delle banche dati.

I controlli effettuati dall’Inail nei primi 10 mesi di quest’anno hanno accertato irregolarità nell’87,12% delle aziende ispezionate.

Sul totale di 17.929 imprese sottoposte a verifica da parte dei funzionari di vigilanza dell’Istituto tra gennaio e ottobre, infatti:
– in 15.620 sono stati individuati 40.707 lavoratori irregolari (il 66% uomini e il 33% donne)
– 6.402 dei quali totalmente in nero.

Per ogni azienda sottoposta ai controlli sono stati regolarizzati, in media, 2,27 lavoratori (di cui 0,36 in nero), con un picco di 6,20 nel settore del trasporto e magazzinaggio.

Sul fronte del recupero contributivo, sono stati inoltre accertati premi evasi per più di 48,5 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 42 milioni di euro provenienti dalle verifiche amministrative.

Tra gennaio e ottobre regolarizzati più di 40mila lavoratori e accertati premi evasi per quasi 50 milioni di euro.

La notizia completa sul sito dell’INAIL

http://www.inail.it/Portale/appmanager/portale/desktop?_nfpb=true&_pageLabel=PAGE_SALASTAMPA&nextPage=Prodotti/News/2012/INAIL/info1192475789.jsp