Formazione per modo di dire

Il pm Guariniello indaga sui corsi di formazione.
La Procura di Torino indaga su alcuni soggetti che erogano formazione per la sicurezza sul lavoro. L’obiettivo è accertare la violazione dell’obbligo dell’effettivo apprendimento. E l’inchiesta potrebbe allargarsi alla “finta Fad”.
Era ora!

Ci sono:
– i corsi dove paghi con carta di credito, ti arriva la password, ti colleghi al loro sito, stai collegato per le ore della durata del corso (intanto puoi anche andare a fare un fine settimana al mare), e automaticamente ti arriva l’attestato sempre per e.mail
– i corsi con 120 persone (alla faccia della “interattività”, della personalizzazione e del rapporto docenti/discenti)
– i corsi antincendio dove si spegne un fornello da campeggio in aula
– i corsi di primo soccorso con 50 persone dove la prova pratica la fanno “a campione”
– i corsi su qualsiasi argomento, tenuti da un “novello Leonardo” che le sa tutte

E tra poco, con i due accordi per la “formazione ex artt. 37 e 38” (lavoratori, preposti, dirigenti e DDL/RSPP) e “attrezzature” (carrelli elevatori, trattori, macchine movimento terra, PLE, etc.) ne vedremo delle belle.

Noi non abbiamo ancora attivato i corsi secondo questi accordi perchè sta per essere pubblicata una Linea Guida, come ci ha confermato l’avv. Fantini del Ministero del Lavoro, e prima di partire vogliamo avere un quadro chiaro.
Suggeriamo alle imprese di non “impanicarsi”: l’unico obbligo con scadenza ravvicinata è quello relativo alla formazione dei neoassunti che devono frequentare le 8/12/16 ore entro i 60 gg dalla data di assunzione, per il resto c’è tempo per pianificare bene quello che in concreto va fatto.

Non ci siamo dimenticati quindi del tema ma stiamo ragionando su come fare una attività che abbia in concreto un valore aggiunto e un effetto sulla crescita della cultura della sicurezza.