Rischi connessi a stampanti e fotocopiatrici

Cliccare sul pulsante “Stampa” del computer è semplicissimo … ed ecco che in un attimo la macchina, magari posta di fianco alla nostra scrivania per comodità, sputa decine di pagine.

Semplice, ma non altrettanto innocuo. L’uso, infatti, di fotocopiatrici e stampanti laser costituisce una delle principali fonti di inquinamento indoor, a causa dell’emissione di polveri di toner, ozono e solventi, con particolare rischio per i soggetti sensibili (ad esempio, persone affette da patologie cardio-respiratorie e donne in gravidanza).

Che fare dunque? Se si fa un uso consistente di queste macchine occorre posizionare stampanti e fotocopiatrici in locali separati dagli uffici e ben ventilati, scegliere macchine a bassa emissione di ozono dotate di filtri ed effettuare regolare manutenzione (che si è visto essere in grado di abbattere la produzione di ozono).

E proprio a proposito di chi per professione si occupa di queste attrezzature…

Per loro, affinchè svolgano la propria attività consapevoli dei rischi e con le adeguate misure di prevenzione, e per i datori di lavoro, perchè facciano lavorare il proprio personale in totale sicurezza, alleghiamo una sentenza di qualche anno fa del Tribunale di Foggia: una consulenza tecnica ha riconosciuto l’eventualità di un nesso causale tra l’insorgenza di un carcinoma uroteliale in un tecnico riparatore di stampanti e l’attività svolta dall’uomo per 16 anni, obbligando l’INAIL a riconoscere al lavoratore l’indennità per invalidità permanente.